Giano dell'Umbria
Umbria

Giano dell'Umbria è un comune della provincia di Perugia. Di origine romana, Giano conserva di questo periodo della sua storia alcuni tratti di mura e qualche materiale di scavo di una villa custoditi nel Palazzo Municipale. Di età medievale sono invece la chiesa di San Michele e la chiesa di San Francesco (entrambe del XIV secolo). Quest'ultima è impreziosita da pregevoli affreschi del '300.

BASTARDO
Bastardo è una frazione del comune di Giano dell'Umbria. La frazione (290 m s.l.m.) si è sviluppata soprattutto nel dopoguerra, ed ora rappresenta la zona più abitata ed industrializzata dell'intero territorio comunale (secondo i dati Istat, censimento 2001, conta 1.549 residenti. Il nome originale, Osteria del Bastardo, era dovuto agli incerti natali del gestore di un'antica stazione di posta lungo la via Flaminia. Negli anni '20 è stato abbreviato nella curiosa forma odierna. Gia nel 1933, comunque, si cominciò a sentire l'esigenza di modificare il nome del paese: tra quelli proposti, anche in anni successivi, Villa Romana, Termoelettropoli o Lignilia. Nessuno di questi tentativi è andato a buon fine: al giorno d'oggi, specie tra gli abitanti più giovani, la popolarità del nome del paese è altissima. territorio è ricco di appezzamenti di olivi, per la produzione di un pregiato olio. Vi si trovano anche alcune aziende per la produzione dell'olio d'oliva, come ad esempio Farchioni. La zona è nota anche per la presenza della centrale termoelettrica "Pietro Vannucci", nel territorio prospiciente Gualdo Cattaneo. Essa è costituita da due sezioni a vapore da 75 MW, alimentate da carbone e olio combustibile ed entrate in servizio nel 1967. Oggi sono sfruttate costantemente ed a pieno carico. Il raffreddamento dell'impianto avviene con delle torri che però non usano acqua proveniente da sorgenti fredde. Data la presenza di rondini che nidificano nella struttura, l'impianto è stato soprannominato "centrale delle rondini". Da vedere: il Ponte romano sull'antica Via Flaminia, l'Abbazia di San Felice di Giano, in stile romanico, attualmente casa madre della congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, i reperti archeologici di un'antica villa romana, rinvenuti in località Toccioli.

CASTAGNOLA
E' una frazione che secondo i dati del censimento Istat 2001 ha appena 22 abitanti, ma contava, nel 2008, circa 15 residenti. Il paese si trova ad una quota di 483 m s.l.m.. Da vedere il castello che appartenne, dal 1383 al 1439, ai Trinci di Foligno. La presenza dell'aquila tuderte, sulla porta del castello, però denuncia il fatto che nel XVI secolo cadde sotto il dominio di Todi. Le mura sono presenti ancora nella vecchia parte di accesso del paese, insieme alla torre di sentina che è stata trasformata nella torre campanaria della chiesa di Santa Croce inglobata da una parte di mura. Di interesse anche la vicina chiesa della Madonna del Fosco, posizionata nei pressi del paese e meta di numerose processioni provenienti dai paesi limitrofi nelle domeniche di maggio ed a ferragosto.

MONTECCHIO
Frazione di 123 abitanti. Il piccolo borgo si trova a 451 m s.l.m., su un colle che domina il tracciato dell'antica via Flaminia. La zona di Giano, Montecchio e Castagnola anticamente veniva chiamata "Normannia", per via del campo normanno stabilitovisi quando questi dovettero attaccare le terre del granduca di Spoleto. Il castello venne edificato intorno al X secolo e divenne proprietà dei signori di Giano, in base alle informazioni provenienti da un registro ecclesiastico compilato nel 1192. Nel 1247, assieme a Giano ed a Castagnola, si pose sotto la giurisdizione di Spoleto, che nel 1293 nominò vicario un tale Apollonio di Aldobrandino. Gia nel 1321, però, passò a Todi e nel 1373 vi fu fatta edificare la Rocca Regia (o Rocca di Todi) per volere di Gregorio XI. Nel 1392 passò al signore di Foligno, Ugolino III Trinci, che lo ebbe come vicariato da Bonifacio IX per cinque anni. Un altro Trinci, Corrado XV, nel 1435 lo restituì al governatore di Perugia, monsignor Alberti. Nel 1530 le sue mura ospitarono per qualche giorno Clemente VII, al ritorno da Bologna e diretto a Roma, mentre nel 1553 fu assalito da truppe francesi dirette a Napoli, e gli abitanti si rifugiarono sulle montagne circostanti. Sotto lo Stato della Chiesa fu appodiato a Spoleto (dal 1516 al 1816), mentre dopo l'Unità d'Italia del 1861 passò definitivamente al comune di Giano. Da vedere la cinta muraria (XIV secolo) ben conservata che è stata edificata su mura ancora più antiche (XII secolo). Sulla porta d'ingresso al castello è ancora possibile scorgere lo stemma di Spoleto; la piazza centrale, su cui da il palazzo della comunità (XVI secolo); la chiesa di San Bartolomeo, a navata unica e con cinque campate coperte a capriate, contiene numerosi frammenti di affreschi e sculture antiche. Nelle immediate vicinanze del castello, in basso, si trovava un antico ospedale per i viandanti, funzionante fino al XVIII secolo, posto lungo il tracciato della Flaminia.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 3.383 (M 1.670, F 1.713)
Densità per Kmq: 76,1

CAP 06030
Prefisso Telefonico 0742
Codice Istat 054021
Codice Catastale E012

Denominazione Abitanti gianesi
Santo Patrono San Felice
Festa Patronale 30 ottobre

Numero Famiglie 1.197
Numero Abitazioni 1.660

Il Comune di Giano dell'Umbria fa parte di:
Comunità Montana dei Monti Martano e Serano
Regione Agraria n. 11 - Colline di Montefalco
Associazione Città del Bio
Associazione Nazionale Città del Vino
Associazione Nazionale Città dell'Olio

Località e Frazioni di Giano dell'Umbria
Bastardo, Montecchio, Fabbri, Castagnola, Macciano, Morcicchia

Comuni Confinanti
Castel Ritaldi, Gualdo Cattaneo, Massa Martana, Montefalco, Spoleto.

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IL BORGHETTO DI BAZZANO - SPOLETO (PG)
Cantina Le Cimate - Montefalco (PG)
AZIENDA AGRARIA BARTOLONI FRANCESCA - GIANO DELL'UMBRIA - PG