Il
lago Trasimeno è con una superficie di 128
km² il più esteso lago dell'Italia peninsulare,
quarto tra i laghi italiani subito dopo il lago di
Como. Tale estensione si affianca ad una scarsa profondità
(media 4,3 m, massima 6 m) di modo che il Trasimeno
rientra tra i laghi di tipo laminare. La campagna
circostante al lago Trasimeno si presenta come un
anfiteatro collinare che incornicia la sua superficie
(126 km², il più esteso dellItalia
peninsulare, vincolato come Parco Regionale), eccetto
la costa occidentale che sfuma in una fascia pianeggiante
aperta verso la Val di Chiana toscana. Quindi il territorio
del Trasimeno è una terra di confine
ad ovest della regione, precisamente con la provincia
di Siena e con la provincia di Arezzo. L'origine del
bacino lacustre è legata a fenomeni tettonici
concomitanti alle fasi finali dell'orogenesi appenninica.
Il lago è interamente compreso nel Comprensorio
del Trasimeno della provincia di Perugia ed è
sprovvisto di un emissario naturale. L'emissario artificiale
del Trasimeno fa confluire eventuali acque in eccesso
nel fiume Tevere attraverso il torrente Caina. È
alimentato principalmente dalle piogge e dai torrenti
Rigo Maggiore, Tresa, Moiano e Maranzano, che confluiscono
nell'immissario artificiale dell'Anguillara. Paganico
e Pescia sono i due torrenti immissari naturali del
Trasimeno.
LE
ISOLE
Nel lago Trasimeno sono presenti tre isole ovvero,
in ordine di grandezza, la Polvese, la Maggiore e
la Minore. L'isola Polvese è situata nella
parte sud-orientale ed è l'isola più
estesa delle tre (69,60 ettari). Dal 1995 la Provincia
di Perugia, proprietaria dal 1973, l'ha dichiarata
parco scientifico-didattico e vi svolge attività
di: ricerca scientifica, sperimentazione e didattica
ambientale. Nella parte orientale e meridionale è
presente una vasta zona umida che dà rifugio
a varie specie di uccelli ed anfibi. L'isola Maggiore
è l'unica isola abitata in maniera stabile,
conta infatti 35 abitanti (dati Istat, 2001) ed ha
una superficie di 24 ettari, racchiusa in un perimetro
di 2 km. L'isola è collegata con la terraferma
da un servizio di traghetti verso i paesi di Tuoro
sul Trasimeno, Passignano sul Trasimeno e Castiglione
del Lago. Una fitta rete di sentieri copre l'isola
intera, dipanandosi attraverso una macchia di ulivo,
leccio, pino, cipresso, pioppo ed altre varietà
mediterranee. L'isola Minore si eleva per circa 20
m dalla superficie del lago (a 258 m s.l.m.), ha la
forma di una virgola con dimensioni di circa 450 x
260 m e una superficie totale di 0,05 km². L'isola
è coperta da una fitta vegetazione boschiva,
comprendente pini e lecci, che da rifugio ad una nutrita
colonia di cormorani.
LOCALITA'
AFFACCIATE SUL LAGO:
San Feliciano
Monte del Lago
Torricella
Passignano sul Trasimeno
Tuoro sul Trasimeno
Borghetto
Castiglione del Lago
Panicarola
Sant'Arcangelo di Magione
San Savino
NEL
COMPRENSORIO DEL LAGO:
Castiglione del Lago
Città della Pieve
Magione
Paciano
Panicale
Passignano sul Trasimeno
Piegaro
Tuoro sul Trasimeno
FAUNA
Ricca è la fauna ittica di questo bacino lacustre:
le specie presenti sono 18, ma solo 5 di esse sono
specie indigene non immesse dall'uomo. Tali specie
comprendono lucci, carpe (comuni, a specchi, erbivore),
tinche, cavedani, carassi (infestanti), alborelle,
scardole, persici reali, anguille, persici trota,
gambusie, ghiozzetti cenerini, ghiozzetti di laguna.
Tra le specie estinte si ricorda la laschetta o rovella
(Rutilus rubilio), un tempo abbondante nel lago e
scomparso negli anni novanta per la concorrenza effettuata
dal traslocato triotto, di provenienza padana. Da
poco più di un decennio il lago Trasimeno ha
subito un forte inquinamento di tipo ambientale con
l'introduzione di specie di pesci alieni come il pesce
gatto, il pesce rosso, il triotto, la pseudorasbora,
il gambero rosso della Louisiana. Queste nuove specie
esotiche sono entrate in concorrenza con le altre
specie che popolano il lago Trasimeno riducendone
drasticamente le quantità e compromettendone
la sopravvivenza.
CENNI
STORICI
La zona era abitata sin dall'epoca preistorica, come
testimoniano i ritrovamenti oggi conservati nel Museo
Archeologico Nazionale dell'Umbria. Nel 217 a.C. sulle
rive del lago ebbe luogo la battaglia del Lago Trasimeno,
che vide le forze cartaginesi di Annibale sconfiggere
le legioni romane del console Gaio Flaminio. Successivamente,
ai tempi dell'imperatore Claudio, per ovviare al problema
delle frequenti alluvioni del Trasimeno, i Romani
costruirono un primo emissario artificiale collegato
al Tevere. Nel 1422 Braccio da Montone, signore di
Perugia, fece realizzare un nuovo emissario, per una
lunghezza complessiva di circa 1 km e sviluppato quasi
interamente in galleria. Tale opera non fu però
risolutiva dei problemi al punto che anche il celebre
Leonardo da Vinci studiò un ingegnoso sistema
idraulico, mai messo in opera, per regolare i flussi
in eccesso del Trasimeno e del lago di Chiusi, che
prevedeva anche il coinvolgimento del Tevere e dell'Arno.
Nella seconda metà del XVI secolo papa Sisto
V decise di deviare gli unici immissari naturali del
Trasimeno, il Rigo Maggiore e la Tresa, verso il lago
di Chiusi. Tra XVIII e XIX secolo si tentò
un'ulteriore riduzione del bacino imbrifero (si parlò
addirittura di prosciugamento) ma non vennero poi
operati interventi. Dopo anni di dure battaglie con
il demanio e gli speculatori, tra il 1896 ed il 1898
il Consorzio di Bonifica presieduto da Guido Pompilj
riuscì a realizzare un nuovo emissario, parallelo
a quello del XV secolo, per una lunghezza di 7 km
ed una portata di 12 m³/s. Scongiurato così
il disseccamento artificiale (per il quale era già
stata rilasciata la concessione reale) e risolto il
problema delle inondazioni e della conseguente malaria,
tra gli anni quaranta e gli anni cinquanta del XX
secolo, a causa del ricorso intenso all'abbassamento
della soglia del nuovo emissario in favore dei potenti
proprietari terrieri, si dovette far fronte ad una
crisi idrica: il Trasimeno corse addirittura un serio
rischio di prosciugamento, con una profondità
massima ridottasi a 2,93 metri alla fine degli anni
cinquanta. Nel 1952 vennero quindi reintrodotti gli
immissari naturali Rio Maggiore e Tresa, deviati nel
XVI secolo, ed il recupero avvenne a partire dal 1958.
Recentemente, il lago Trasimeno è entrato in
una nuova crisi idrica, forse superiore a quella degli
anni cinquanta: la sua profondità massima attualmente
è di 4,30 metri, ma tra il 2007 e il 2008 è
calato di 78 centimetri. Dal 2006 il lago Trasimeno
fa parte dell'associazione internazionale "Living
Lakes". Le colline attorno al lago sono zona
di produzione di un noto vino detto dei Colli del
Trasimeno.