|
|
|
|
.
OLIO : L'ORO VERDE DELL'UMBRIA
.
|
Definita
da sempre il "cuore verde d'Italia", l'Umbria
si è sempre distinta per le sue coltivazioni
di ulivi vantando quasi 30 000 ettari di territorio
coltivato ad ulivi ed oltre 250 frantoi.
La coltivazione dell'ulivo è una delle più
antiche in Italia, già presente fin dall'epoca
etrusca.
All'epoca dei romani, molti patrizi scelsero per le
loro ville in campagna l'Umbria, molteplici sono stati
i reperti trovati di quell'epoca tra la valle del Tevere
e il Nera. Durante il periodo del Medioevo ci fu il
declino di questa coltivazione a causa delle lotte barbariche
che interruppero questo tipo di commercio.
Con l'avvento delle prime grandi proprietà ecclesiastiche
riprese questa coltivazione, anche per l'obbligo, da
parte dei coloni, di piantare ogni anno un certo numero
di ulivi. E' solo con il Rinascimento però che
la bontà dell'olio umbro venne riscoperta e apprezzata,
con i banchetti e la riscoperta del piacere della buona
tavola.
Una coltivazione particolare in Umbria è quella
del Moraiolo, una pianta piccola ma forte che caratterizza
gli olii umbri.
Sebbene a livello nazionale la produzione dell'olio
sia in percentuale alquanto ridotta, l'olio umbro si
distingue per la quasi totalità di produzione
di olio di un certo pregio, ottenendo nel 1997 il riconoscimento
europeo della denominazione di origine protetta Umbria,
l'unica a livello nazionale che racchiude una regione
intera.
Il merito di tutto questo è senza dubbio l'insieme
delle condizioni climatiche del territorio: il clima
temperato e caratteristico della regione fa maturare
le olive in maniera relativamente lenta, con risultati
notevoli sul piano dellacidità e del gusto,
oltre al metodo di lavorazione dell'olio tradizionale
che ne esalta il gusto.
In base alle diverse caratteristiche del territorio
e alle coltivazioni di ulivo, la regione è stata
suddivisa in sottozone:
- COLLI DEL TRASIMENO
- COLLI ASSISI-SPOLETO: La varietà
prevalente è il Moraiolo
- COLLI MARTANI: Una varietà specifica
di questa sottozona è il San Felice, meno acerba
e aspra che insieme al Moraiolo presenta un colore dal
verde al giallo, un odore fruttato medio/forte e un
sapore fruttato con forte o media sensazione di amaro
e piccante.
Le principali varietà di olio presenti nella
regione sono: il Moraiolo, il Leccino, il Frantoio,
il San Felice, il Pendolino, l'Agogia.
|
|
LE
VARIETA' DELL'OLIO IN UMBRIA
La realtà olivicola umbra è caratterizzata da
poche varietà: il Moraiolo; il Leccino; il Frantoio;
il San Felice; il Pendolino e l'Agogia.
Il
Moraiolo
è olivo di non grosse dimensioni. Si caratterizza per
avere i rami principali e i rami fruttiferi diretti, che si
innalzano in modo caratteristico. L'oliva è di medie
dimensioni, con forma tondeggiante ed è polposa e molto
ricca di olio considerato di ottima qualità. La sua
produttività è notevole e anche costante: caratteristica,
unitamente alla qualità, che lo fa prediligere dagli
olivicoltori umbri. Resiste bene al freddo e ama posizioni
un po' elevate, altro aspetto che ne ha determinato la diffusione
in Umbria.
Il
Leccino
al contrario, ha portamento assai poderoso con chioma ampia.
Si caratterizza per l'andamento inclinato dei rami principali
e dei rami secondari. L'oliva è piuttosto grossa e
polposa, con forma ovoidale-cilindrica e buona ricchezza di
olio, anch'esso di ottima qualità. La sua produttività
è buona ma forse meno costante del Moraiolo. Resiste
molto bene al freddo.
Il
Frantoio
pur rientrando tra gli olivi di media grandezza, ha dimensioni
maggiori dei precedenti. Si caratterizza per avere i rami
principali molto tortuosi ed inclinati e i rami minori tipicamente
penduli. Le sue olive sono piuttosto grosse e ricche di polpa,
con forma ovoidale allungata e grande contenuto di olio di
ottima qualità. La sua produttività è
costante ed ha una media capacità di resistenza al
freddo.
Il
San Felice
varietà specifica della zona DOC dei Monti Martani,
contribuisce in maniera importante alla qualità degli
olivi prodotti. Come pianta garantisce media resistenza al
freddo, ha buona produttività e l'olio che si ottiene
ha un buon contenuto in sostanze anti-ossidanti. La pianta
è di media grandezza e con olive di media dimensione.
Il
Pendolino
come dice il nome stesso, ha un tipico portamento pendulo
e dimensioni piuttosto modeste. Le sue olive sono piuttosto
grosse, con tipica forma ellittica che ricorda la falce. Ha
buona oleosità pur se il suo olio non è pari
a quello del Moraiolo e del Frantoio. Ha una produttività
costante e ottima residenza al freddo. La sua funzione prevalente
è quella di fungere da impollinatore, in particolare
proprio delle varietà Moraiolo e Frantoio.
L'Agogia
presenta anch'essa un discreto sviluppo arboreo. I rami principali
hanno un portamento che tende alla verticale e i rami fruttiferi
sono poco penduli. L'oliva è piuttosto grossa, seppure
non come quella del Frantoio, di forma ovoidale, con discreto
contenuto d'olio di buona qualità. La produttività
è buona e relativamente costante. Buona la resistenza
al freddo, che ne consente la vita anche nelle zone montane.
Altre
varietà presenti in percentuali minori sono: Raggio,
Rosciola, Canino, Maurino e altre. |
L'OLIO
EXTRAVERGINE DI OLIVA DOP UMBRIA
Tra
il verde delle colline umbre, spicca l'ulivo, una
pianta questa che per diversi aspetti rappresenta
bene la nostra regione. Infatti l'ulivo, simbolo di
pace , richiama i grandi valori religiosi, così
importanti per una terra che non soltanto per la sua
conformazione orografica è stata chiamata la
'terra santa d'Italia'. L'ulivo, pianta altamente
longeva e di lenta crescita, può ben rappresentare
la capacità propria di questa regione di custodire
amorevolmente tradizioni secolari, tramandate di generazione
in generazione e il saporito olio extra vergine umbro,
rappresenta al meglio la gastronomia regionale, fatta
di cose semplici e schiette, di cibi genuini e sapidi.
Gli ulivi coltivati in Umbria godono, più o
meno
tutti, di particolari condizioni climatiche che consentono
una maturazione del frutto molto lenta, tale da provocare
un tasso di acidità estremamente contenuto.
Particolare importanza è attribuita ai terreni
posti in collina, per lo più in fasce pedemontane:
terreni ricchi di struttura, permeabilissimi, che
lasciano penetrare agevolmente le radici della pianta.
A questi dati pedoclimatici si deve aggiungere il
contributo apportato dall'uomo. In primo luogo la
raccolta delle olive: non si attende più che
l'oliva pervenga al termine della maturazione naturale,
si è fatta generale la raccomandazione di raccoglierla
quando giunge all'inizio della maturazione, cioè
quando risulta semi invaiata e presenta sia il massimo
del fruttato che il minimo di acidità. Di solito
questo stato si ottiene nei primi giorni del mese
di novembre. Si è invece conservata la tradizionalissima
'brucatura', ossia la raccolta manuale, anche se sono
in atto sperimentazioni per la raccolta meccanica,
ma con procedure atte ad evitare danni alle olive.
Non appena raccolte, le olive non rimangono in attesa
che sia completato il raccolto, ma vengono subito
inoltrate al frantoio, per essere lavorate nel massimo
della loro freschezza ed integrità. In Umbria,
la felice disposizione dell'oliveto (per il 90 per
cento nelle fasce collinari e per il restante 10 per
cento in quelle montane) combinata con le condizioni
del terreno e del clima, fanno sì che circa
il 90 per cento dell'intera produzione, mediamente
80 mila quintali all'anno, sia extra vergine.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
. |
|
|
|
Provincia
di Perugia - Olio - Oleifici - Frantoi
|
|
|